Il 15 Aprile 2025, si è tenuta a Bari la seduta d’insediamento del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo (CGPM), un evento simbolico e istituzionale che nasce nel dicembre del 2000. Il CGPM è un organo legalmente riconosciuto dalla legge Regionale “Interventi in favore dei Pugliesi nel Mondo” e rappresenta l’abbraccio tra la Puglia e la sua diaspora internazionale.
Un momento carico di significato che ha visto convergere nel capoluogo pugliese rappresentanti delle comunità pugliesi provenienti da ogni angolo del globo.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Puglia è stata organizzata da Incoming Puglia con la collaborazione del Travelcafè di Bari. Realtà queste, che hanno a cuore la valorizzazione del territorio pugliese e lavorano in sinergia, per portare turisti e viaggiatori da tutto il mondo, nella nostra splendida regione valorizzandone cultura e territorio.
Lo scopo dell’evento è stato quello di consolidare i rapporti con i pugliesi residenti all’estero, riconoscendo e valorizzando il loro apporto culturale, economico e sociale. Il Consiglio Generale si presenta non solo come un organo consultivo, ma soprattutto come un collegamento fondamentale tra la storia, l’attualità e il futuro della Puglia nel contesto globale.
La partecipazione dei consiglieri del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo ha arricchito i lavori della seduta, con racconti, esperienze e proposte concrete, dimostrando l’impegno e l’attaccamento di molti pugliesi nel valorizzare la propria terra d’origine ovunque si trovino. Durante la seduta si sono affrontati temi fondamentali come la valorizzazione dei giovani all’estero, il turismo delle radici e le politiche di rientro e integrazione. Nei prossimi mesi, il Consiglio lavorerà per offrire alla Regione Puglia una prospettiva sempre più ampia e inclusiva, in grado di rispondere alle esigenze e alle aspirazioni dei pugliesi residenti all’estero.
La Puglia mantiene vivo il legame con i suoi emigrati attraverso iniziative concrete come questa, che rappresentano un modo per affermare che l’identità regionale supera ogni confine e che la memoria condivisa può trasformarsi in un progetto per il futuro.